venerdì 4 settembre 2009

Cataclismi & affini.

Bentornati! Passate bene le vacanze estive?
Alla Blizzard credo ne abbiano fatte poche - o per nulla - visto l'annuncio di questi giorni che riguarda la nuova (attesa??) espansione: Cataclysm.

Grazie a questo ammasso di bytes aggiuntivi Azeroth non sarà più lo stesso! Il mondo verrà devastato da un incazzatissimo Neltharion, aka Deathwing (a proposito: chi volesse farsi una vaga idea di chi è questo losco figuro, posso suggerire - ma non consigliare - la trilogia di R.A. Knaak - War of the ancients) . Ne conseguirà un vero e proprio cataclisma, da vecchio testamento, roba del tipo "collera divina": fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono, 40 anni di tenebre, eruzioni, terremoti, sacrifici umani, canie gatti che vivono insieme, masse isteriche*... avete il panorama ? Bene.

In questo florilegio di terrore e devastazione due nuove razze, giocabili, si affiancheranno ad Umani, Orchi & Co.: i "pacifici" Worgen, cucciolotti con tendenze licantrope e gli "affabili" Goblin (Time is money, friend!). Niente pandaren. Sux... io ci speravo tanto. A giudicare dalle razziali i primi saranno dei divertenti elementi di colore, i secondi dei perfetti PG banca.

Poi, in ordine assolutamente sparso: level cap all'85 ma nessu nuovo tier; in alternativa ennesimo rimpasto dei vari tree e spostamento di molte abilità passive in un nuovo pannello, fascinosamente chiamato "path of the Titans" (Ooooh, stupore), una sorta di specializzazione comune ed estesa a tutte le classi; poi una nuova professione secondaria: archeology (non oso pensare che tool saranno necessari... roba tipo pennellino e pinzette?); revamp totale dei vecchi continenti con la possibilità, finalmente, di poter svolazzare ovunque. Sempre in Azeroth nuove zone (argh raderanno al suolo le Wailing ????) , nuove quest, nuovi mostri, insomma: old fashion.

Per finire gli immancabili dungeon e arene PvP: la Goblintour sta organizzando i voli per il piano elementale del fuoco, dove gli avventurieri potranno portare i loro omaggi a Ragnaros, che sta traslocando da quel buco sotterraneo semideserto, meglio noto come Molten Core, ad una nuova e più consona dimora. Del PvP non ne parlo perché a mio avviso "Player versus Player" e "WotlK" nella stessa frase sono un ossimoro insopportabile.

Avrei voluto addentrarmi nello specifico della mia classe, ma dato che è ancora tutto straordinariamente poco concreto, evito di spendere commenti che domani potrebbero essere radicalmente sovvertiti dal work in progress. Ne approfitto allora per una considerazione di massima, che parte da questa domanda: tutto molto bello, ma c'è qualcosa di nuovo? La risposta, temo, sia: no. Ok, nuove texture, la rava e la fava, il tauren paladino, il goblin prete, svolazzo su Stormwind, ma alla fine è sempre la solita minestra. Non fraintendetemi, resto un fanboy e la Blizzard avrà i miei sporchi euro, ma dopo più di cinque anni di gioco non mi meraviglio più davanti a roba vecchia vestita di nuovo. Del resto WoW nasce con determinati propositi, che poi sono stati i suoi punti di forza nel tempo: expi -> epix -> grind/farm -> espansione -> loop. Il tutto condito da un ottima grafica e il meccanismo terribilmente addittivo connesso al miglioramento del personaggio in un ambito sociale e concorrenziale (si legga: il mio è più lungo del tuo). Ma... non so come dire, mi manca qualcosa.

Mi trovo sempre più spesso a ricordare, o meglio, rivangare il passato e questo non è un bel segno. E' indice del fatto che o il gioco ha dato tutto ciò che poteva dare in termini di fascino, scoperta, meccaniche e quant'altro, o che ormai, vista anche la complessità e l'impegno che occorre per giocare a certi livelli, sta diventando quasi un lavoro, e come tale - inconsciamente - lo rigetto. Qualcuno si riconosce o si trova nella stessa situazione? Immagino di si.

Sarà per questo motivo che alcuni rumors dicono che presto WoW diventera free, ovverò non più basato su un canone di abbonamento mensile, ma finanziato da sponsorizzazioni e microtransazioni. Del resto già ora la customizzazione, i trasferimenti a pagamento e i side event (vedi tornei pvp) sono soggetti a costi extra. Togliere il canone per allargare il bacino di utenza è un modo efficace per attirare tutti quei giocatori che non vogliono, o non possono, pagare una quota per giocare. 30 milioni di abbonati. Bang! Il botto.

La "Old School" diventerà scema dietro ai niubbi che sui server privati asfaltavano Illidan in izi-mode ed una nuova ondata di players si riverserà nei server. Grigini ovunque. La fiera dell'Happy Camping. Non credo sia una visione eccessivamente pessimista. La verità è che WoW ha ancora molto da dare, e chi sostiene che è morto parla a vanvera, tuttavia è anche vero che serve una sorta di cambio generazionale, e questo la Blizzard, a mio avviso, lo ha capito da tempo.

In conclusione prepariamoci al cataclisma. E non aspettiamoci che sia solo in game.

[*]cit.: indovinate voi da quale film. Bravi, esatto proprio quello.

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